Maria Montessori, nel suo metodo didattico, introdusse le attività all’aperto, intuendo che l’osservazione della natura, l’allevamento degli animali domestici, la coltivazione delle piante in giardino e nell’orto, erano utili non solo per favorire lo sviluppo fisico dei bambini attraverso il gioco e il movimento, ma anche per utilizzare il raccolto dei prodotti dell’orto come materiale di conoscenza e permettere al bambino di avvicinarsi al cibo dall’origine ed in forma spontanea e giocosa.
Per tanto ritengo che l’esperienza diretta sia fondamentale per rendere i bambini protagonisti assoluti del loro percorso di apprendimento. Nella nostra scuola ogni nuova conoscenza è supportata dal “fare” e dall’osservazione diretta, un esempio è stata la raccolta dei pomodori presso un’azienda agricola di Putignano. La raccolta è servita per far conoscere ai bambini la pianta del pomodoro e come viene raccolto. Dopo la raccolta abbiamo invitato i nonni a scuola ed insieme abbiamo fatto la salsa con i pomodori raccolti dai bambini. L’esperienza diretta della trasformazione del pomodoro in salsa diventa, così, competenza consolidata e gioia di nuove scoperte.
Pedagogista Rosalba Bratta